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Approda domani, sabato e domenica, al Teatro Verdi di Pordenone (inizio ore 20.30, pomeridiana 16.30), la produzione de Il Rossetti Stabile regionale con Teatro di Napoli “La pazza di Chaillot”, profetica e poetica commedia di Jean Giraudoux che già nel 1943 anticipava temi modernissimi legati all’ambiente. Con questa applaudita produzione corale firmata dalla regia di Franco Però – che dirige un nutrito cast capeggiato da Manuela Mandracchia e Giovanni Crippa -, prosegue a pieno ritmo la programmazione che il Verdi riserva al suo pubblico fino al prossimo dicembre, con un pieno di iniziative ed eventi spettacolari tra teatro e musica.
A Parigi vive una donna un po’ stravagante, un po’ fuori dal mondo, ma amata da tutte le persone umili del suo quartiere: quando intuisce che un gruppo di cinici industriali e finanzieri hanno scoperto immensi giacimenti di petrolio nel sottosuolo, e intendono distruggere la città per riuscire a sfruttarli, non può esimersi dall’intervenire. Convoca allora altre amiche – come lei al limite fra normalità e follia – e assieme ad un gruppo di personaggi poetici, borderline, ma ricchi di passione e verità, decide di sequestrare e giustiziare quegli uomini aridi e avventurieri. «Jean Giraudoux – commenta Franco Però nelle sue note di regia – nel 1943, durante l’occupazione tedesca, scrive, quasi a premonizione dei tempi a venire, questa folle, ecologica, politica, poetica ed ingenua commedia fantastica, “La folle de Chaillot” (…) Un lavoro in cui c’è tanta consapevolezza della direzione che avrebbero preso le nostre società». Il regista riflette su come oggi, soprattutto per i giovani, l’impegno politico e civile si sia allontanato dai modelli tradizionali per legarsi invece proprio ai temi e alle idealità evocati dallo spettacolo: le fragilità del pianeta, le speculazioni che minano il futuro. Questioni che esigono una risposta immediata.
Jean Giraudoux, è un drammaturgo, romanziere, diplomatico, nelle cui opere, grazie a una intelligenza di stampo illuminista (e per questo, è considerato troppe volte come autore di opere di impronta borghese) affronta, rileggendoli con ironia e profondità, temi politici e personaggi mitici, e con l’amicizia che lo lega a Louis Jouvet – con cui ha costruito nel tempo un vero sodalizio artistico – crea alcune tra le più belle opere teatrali francesi degli anni Trenta.
Manuela Mandracchia, splendida e pluripremiata protagonista, e Giovanni Crippa sono attorniati in scena da Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Mauro Malinverno, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, Zoe Pernici, Miriam Podgornik.
Biglietteria aperta dal lunedì al venerdì: 16 – 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 (tel 0434.247624).
www.comunalegiuseppeverdi.it – biglietteria@comunalegiuseppeverdi.it
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In copertina, Manuela Mandracchia e Giovanni Crippa; all’interno, altre immagini dello spettacolo teatrale atteso al Verdi di Pordenone.